All'inizio dell'estate abbiamo iniziato a vedere in modo (più o meno) approfondito i diversi tipi di certificazioni biologiche rilasciate in Italia e destinate ai cosmetici (e non solo!), con questo post scopriremo le più importanti certificazioni europee.
Per chi se lo fosse perso, questo è il link in questione, mentre oggi approfondiremo le certificazioni biologiche rilasciate negli altri paesi europei - ma che possiamo trovare anche su prodotti commercializzati in Italia.
Continua quindi il nostro discorso relativo alla scelta consapevole nel momento in cui decidiamo di acquistare un cosmetico: impariamo a memoria i vari ingredienti potenzialmente pericolosi per la nostra salute (come spiegato in qui) oppure più semplicemente ci affidiamo a prodotti bio certificati.
Bio bellezza e non solo, perché basta poco per vivere meglio
mercoledì 14 ottobre 2015
venerdì 11 settembre 2015
Anteprime dal mondo Bio: la "Mini Guida Anti Schifezze" di Biotiful
Passate le vacanze (perdonate la lunga assenza), BellezzaBio apre la nuova stagione con una bella novità!
Infatti siamo tra i blog selezionati da Biotiful (degli omonimi sito ed app) per un'importante anteprima: la presentazione della "Mini Guida Anti-Schifezze Cosmetiche", facilmente scaricabile qui.
Infatti siamo tra i blog selezionati da Biotiful (degli omonimi sito ed app) per un'importante anteprima: la presentazione della "Mini Guida Anti-Schifezze Cosmetiche", facilmente scaricabile qui.
martedì 9 giugno 2015
Le certificazioni BIO, un valido aiuto
Per questo motivo, se ci fate caso girando tra gli scaffali dei supermercati, è facile trovare la parola "bio" in bella vista su barattoli, bottiglie e flaconi di prodotti che, leggendo la lista degli ingredienti, di bio non hanno poco o niente - però quelle tre letterine magiche sull'etichetta ingannano i consumatori e le aziende fanno cassa, è la dura legge del mercato.
"Ma è un inganno!!", "Non è giusto!" so che ve lo state dicendo, ma la risposta è "no", non è un inganno. Perché magari vicino alla parola bio c'è un piccolo asterisco che spiega quali ingredienti provengono da agricoltura biologica. Ma magari leggendo sull'etichetta la composizione del prodotto (maggiormente per quanto riguarda cosmetici e detergenti) quell'estratto "bio" è in fondo all'inci, preceduto da derivati del petrolio, da siliconi o da parabeni.
mercoledì 22 aprile 2015
Earth Day
Ce lo ricorda Google e anche il simpatico Snoopy: oggi è il Giorno della Terra.
E allora felice giornata a noi, che con le nostre bio-scelte quotidiane ci impegniamo ogni giorno, per quello che possiamo, per la salvaguardia del Pianeta :)
mercoledì 15 aprile 2015
Sfatiamo un mito
Magari un po' di pregiudizio c'è, quindi mi pare una buona idea chiarire fin dall'inizio un concetto importante: un prodotto "Bio", inteso come prodotto formulato in modo più affine alla nostra pelle e rispettoso dell'ambiente, non vuol dire necessariamente "più costoso" del suo corrispettivo"tradizionale", con ingredienti siliconici, petrolati o brutti conservanti.
Come molte delle ragazze della mia generazione, ho iniziato a comprare cosmetici già da adolescente, inizialmente sui banchi del mercato, poi in piccoli negozi o nei supermercati (purtroppo le finanze erano limitate), ma una volta iniziato a lavorare ho scoperto il magico mondo della profumeria e dei prodotti di alta gamma.
Come molte delle ragazze della mia generazione, ho iniziato a comprare cosmetici già da adolescente, inizialmente sui banchi del mercato, poi in piccoli negozi o nei supermercati (purtroppo le finanze erano limitate), ma una volta iniziato a lavorare ho scoperto il magico mondo della profumeria e dei prodotti di alta gamma.
martedì 7 aprile 2015
Da dove inizio?
Mettiamo il caso che il mio post precedente vi abbia convinto, o per lo meno incuriosito a saperne di più sull'argomento - in questo caso vi starete chiedendo: da dove inizio?
La mia risposta è: da dove ho iniziato io, ossia leggendo la lista degli ingredienti (INCI, International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) riportata sulle etichette dei cosmetici.
Quindi avete due possibilità: biodizionario alla mano iniziate a decifrare gli ingredienti uno ad uno, oppure cercate di imparare a memoria le sostanze da evitare, quelle più pericolose e nocive. In realtà c'è anche una terza possibilità, ossia stampare e tenere sempre in borsetta la lista che indicherò tra poco (ma è comunque preferibile imparare almeno qualcosa a memoria, ovviamente con il tempo).
La mia risposta è: da dove ho iniziato io, ossia leggendo la lista degli ingredienti (INCI, International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) riportata sulle etichette dei cosmetici.
Quindi avete due possibilità: biodizionario alla mano iniziate a decifrare gli ingredienti uno ad uno, oppure cercate di imparare a memoria le sostanze da evitare, quelle più pericolose e nocive. In realtà c'è anche una terza possibilità, ossia stampare e tenere sempre in borsetta la lista che indicherò tra poco (ma è comunque preferibile imparare almeno qualcosa a memoria, ovviamente con il tempo).
venerdì 3 aprile 2015
C'era una volta...
...ossia, come mi sono avvicinata al mondo bio.
Complice una brutta (e persistente) dermatite, ho pensato che potesse essere una buona idea leggere gli INCI dei bagnoschiuma - avevo notato, infatti, di soffrire in modo particolare dopo la doccia, per cui avevo immaginato che la causa del mio problema potessero essere alcuni ingredienti (magari aggressivi) presenti nei prodotti che usavo abitualmente.
Così scoprii il Biodizionario, sito imprescindibile una volta "varcata la soglia" del mondo bio: ogni flacone (detergente o cosmetico che fosse) veniva spulciato da cima a fondo, e non solo, iniziai a fotografare gli inci dei prodotti al supermercato (probabilmente avrò fatto ridacchiare anche qualche commessa) e poi a casa cercavo di capire cosa potesse fare al caso mio.
Lì è iniziata la mia nuova vita, non troppo diversa dalla vita che avevo condotto fino a quel momento, ma senz'altro più consapevole: dopo le etichette di saponi e cosmetici, è stata la volta dei detersivi, e infine (ovviamente) degli alimenti, perché questo, se fatto con consapevolezza, è veramente un percorso irreversibile.
E perché, in fondo, basta poco per vivere meglio!
Complice una brutta (e persistente) dermatite, ho pensato che potesse essere una buona idea leggere gli INCI dei bagnoschiuma - avevo notato, infatti, di soffrire in modo particolare dopo la doccia, per cui avevo immaginato che la causa del mio problema potessero essere alcuni ingredienti (magari aggressivi) presenti nei prodotti che usavo abitualmente.
Così scoprii il Biodizionario, sito imprescindibile una volta "varcata la soglia" del mondo bio: ogni flacone (detergente o cosmetico che fosse) veniva spulciato da cima a fondo, e non solo, iniziai a fotografare gli inci dei prodotti al supermercato (probabilmente avrò fatto ridacchiare anche qualche commessa) e poi a casa cercavo di capire cosa potesse fare al caso mio.
Lì è iniziata la mia nuova vita, non troppo diversa dalla vita che avevo condotto fino a quel momento, ma senz'altro più consapevole: dopo le etichette di saponi e cosmetici, è stata la volta dei detersivi, e infine (ovviamente) degli alimenti, perché questo, se fatto con consapevolezza, è veramente un percorso irreversibile.
E perché, in fondo, basta poco per vivere meglio!
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